Nel cuore del Salento, Giurdignano custodisce una delle antiche e suggestive tradizioni della Puglia: le Tavole di San Giuseppe. Ogni anno, tra il 18 e il 19 marzo, Il paese si trasforma in un luogo di devozione e condivisione, le case e la piazza del paese si animano con allestimenti che celebrano il Santo, in un mix perfetto di fede, ospitalità e gastronomia.
Questa tradizione, che si tramanda di generazione in generazione, rappresenta un momento di condivisione e ringraziamento, un’occasione per rinnovare la propria devozione e per far vivere ai visitatori un’esperienza autentica e profondamente legata alla cultura salentina.
Il Significato delle Tavole di San Giuseppe
Le Tavole di San Giuseppe non sono semplici banchetti, ma veri e propri riti votivi. Le famiglie che le organizzano lo fanno per devozione o per grazia ricevuta, allestendo una tavola imbandita secondo precise regole simboliche. Ogni tavola accoglie un numero stabilito di commensali (di solito 3, 7, 9 o 13), che rappresentano Gesù, Maria, San Giuseppe e altri santi.
I commensali, chiamati “santi”, sono spesso membri della famiglia o persone invitate per l’occasione, ma in alcuni casi possono essere anche persone meno fortunate, in uno spirito di carità e condivisione.
L’allestimento della tavola è un altro aspetto importante, la tovaglia deve essere bianca, simbolo di purezza.
Sempre presente poi il pane votivo decorato con forme simboliche (bastoni, mani, pesci) legate alla religione.
Il momento più solenne è la benedizione della tavola, che avviene solitamente 18 marzo, dopo il quel la tavola viene aperta al pubblico, seguirà poi il 19 la consumazione del pasto condiviso con i presenti.
I Piatti Tipici delle Tavole di San Giuseppe
Il menu delle Tavole di San Giuseppe è composto da piatti semplici, legati alla tradizione contadina e senza carne, in segno di rispetto per il periodo di Quaresima. Tra i più tipici troviamo:
- Pasta e ceci (o con altri legumi), simbolo di abbondanza e umiltà.
- Verdure di stagione come lampascioni, cime di rapa e cardi.
- Pesce fritto e baccalà, per rispettare l’usanza di non mangiare carne.
- Frittelle di cavolfiore o di riso, molto diffuse nelle tavole giurdignanesi.
Non possono mancare mail poi le Zeppole di San Giuseppe, il dolce tipico della festa, preparato con crema pasticcera.
Ogni piatto ha un suo significato e viene preparato seguendo ricette tramandate nel tempo.
Giurdignano: Il Cuore della Tradizione
Giurdignano è tra i borghi in cui questa tradizione è più viva e sentita. Passeggiare per le vie del paese la sera del 18 marzo o la mattina del 19 significa immergersi in un’atmosfera unica, dove le porte delle case si aprono ai visitatori per mostrare le tavole imbandite.
Dopo la benedizione, le Tavole restano aperte per permettere a chiunque di visitarle e apprezzarne i dettagli. Poi, a mezzogiorno, il cibo viene consumato e condiviso con amici, parenti e, in molti casi, anche con chi è in difficoltà.
Oltre all’allestimento privato nelle case, alcune Tavole vengono allestite in spazi pubblici, permettendo anche ai turisti di scoprire da vicino questa straordinaria tradizione.
Un’Esperienza da Non Perdere
Le Tavole di San Giuseppe non sono solo un evento religioso, ma un momento di aggregazione e cultura, un’occasione per conoscere le radici più autentiche del Salento.
Se non hai avuto modo di visitarle quest’anno, vale la pena programmare una visita per il prossimo marzo: Giurdignano ti accoglierà con il calore delle sue tradizioni. E se sei alla ricerca di un soggiorno immerso nella natura e nei sapori genuini.